Ponte di Castello – 
struttura di protezione

© ENRICO SASSI ARCHITETTO
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© LUCA FERRARIO
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Concetti generali Il progetto risponde alla necessità di realizzare una struttura che renda fisicamente impossibile scavalcare le barriere di protezione del ponte; prevede la rimozione delle attuali strutture e la posa di nuovi elementi, appositamente concepiti, lungo i bordi del viadotto. Le nuove barriere ri-definiscono e direzionano lo spazio configurandone una nuova percezione: dall’attuale apertura orizzontale e verso il fondovalle a una spazialità più marcatamente verticale. Su richiesta della Divisione delle Costruzioni, per questioni legate alla manutenzione e all’ispezione del viadotto, l’altezza massima delle protezioni, misurate a partire dal piano stradale, è di metri 2,40. La nuova barriera è composta da profili metallici verticali (T 40 x 40 x 5 mm), alti 230 cm e distanziati tra di loro di 11 cm. Materiale: profilo metallico zincato (lo stesso utilizzato per le altre protezioni stradali); questo materiale conferisce al nuovo manufatto la qualità della coerenza – cromatica e materica – con le protezioni esistenti. La struttura è progettata per offrire il massimo della protezione e il minimo dell’ingombro visivo; il ritmo dei profili verticali conforma un piano con una percentuale di opacità (pieno rispetto al vuoto) del 36%. La struttura offre scarsa resistenza al vento, permettendo la circolazione dell’aria.

Montaggio e posa Lo schermo si compone di singoli moduli che sono fissati ai montanti preesistenti. Ogni modulo misura 200 centimetri di larghezza e 230 di altezza; si compone di 2 profili IPE 100 orizzontali ai quali sono fissati verticalmente 13 profili a T 40 x 40 x 5. Per la posa del nuovo schermo si utilizzano le strutture già presenti (montanti con cassoni); per il fissaggio del singolo modulo – dopo aver smontato le attuali griglie di protezione – si procede infilando il profilo a C attorno alle due alette del piantone IPE 100.

Immagine del ponte L’insieme degli elementi che compongono la protezione del viadotto ha una duplice percezione: 1) la struttura di sicurezza viaria orizzontale (montante e cassone) che è distintamente percepita da chi viaggia in automobile; 2) la struttura di sicurezza pedonale verticale (ritmo dei profili a T) che è percepita principalmente da chi cammina sul marciapiede di fianco allo schermo metallico.
La ritmicità della struttura conferisce al viadotto maggiore visibilità, valorizzandolo e contribuendo a creare un maggior senso di sicurezza.

Ponte di Castello – struttura di protezione

Progetto 2011   Fotografie Luca Ferrario, Enrico Sassi

Scheda tecnica

Committente: Municipio Castel San Pietro Architetto: Enrico Sassi Direzione lavori: Enrico Sassi Metalcostruttore: Officine Canova SA

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