Progetto: 2015 – 2016
Fotografie: Alberto Canepa
Committente: Accademia di Architettura, USI
Architetto: enrico sassi architetto sagl
Direzione lavori: enrico sassi architetto sagl
Collaboratori: Roberta Blasi
Ingegnere civile: Pietro Brenni
Ingegnere RCVS: Ehab Mattar, IFEC SA
Impresa costruzione: Barella SA
Idraulico: Francesco Talaia
Elettricisti: Giuseppe Barone, Spinelli SA
Illuminotecnica: Relettra SA
Pavimenti: ManuTecnica Sagl
Gessatore: Michele Vodola
Metalcostruzione: Agustoni Fabrizio SA
Fornitura e sagomatura ferro: Ghielmimport SA
Fabbro: Francesco Talaia
Falegname: Mirco Solcà
Pittore: Giovanni Righitto, Rovio Color
Lo stabile denominato “Vignetta” (dal nome dell’antico ristorante-bar che occupava il piano terreno) è un edificio costruito all’inizio del secolo, situato al centro del Campus dell’Accademia di Architettura di Mendrisio. È stato acquistato nel 2015 dall’USI – Università della Svizzera Italiana – con l’obiettivo di destinare i locali dei piani superiori a uffici per il personale dell’Accademia. Prima dell’intervento i locali al primo e al secondo piano erano adibiti a residenza e versavano in cattive condizioni di conservazione. I solai erano antichi e avevano una struttura portante in travetti in legno con assito sopra il quale era stato posto altro materiale di rivestimento o addirittura gettato
del calcestruzzo. Dopo una verifica statica si è constatato che i solai in legno presentavano una resistenza al carico inferiore a quanto richiesto dalle norme. Si è optato per una soluzione puntuale
e differenziata. Nei casi dove è stato possibile è stata conservata e consolidata la struttura lignea esistente, dove non era possibile i solai sono stati rimossi e ricostruiti con una struttura il latero-cemento.
Per adeguare l’edificio alla nuova funzione sono stati eseguiti i seguenti lavori:
– rimozione di uno dei due corpi scale (superfluo)
– costruzione di nuove solette in calcestruzzo armato nello spazio ricavato dal vano scale
– rimozione integrale dei solai originali in legno di 4 locali, sostituiti da nuovi solai in latero-cemento
– risanamento dei solai originali in legno di 4 locali, rinforzati con connettori e calcestruzzo
– eliminazione di un bagno
– restauro delle scale in legno che conducono al sottotetto e costruzione di nuovi corrimani e parapetti
– sostituzione del quadro elettrico, nuova rete di distribuzione capillare per elettricità e collegamenti alla rete
– nuovi corpi illuminanti per gli uffici
– costruzione di quattro tavolati con porta d’entrata per altrettanti uffici.
Data la particolarità dell’edificio gli interventi erano orientati alla conservazione del suo carattere storico. In particolare sono state mantenute le porte esistenti e i pavimenti originali, quando in buono stato. La finitura dei pavimenti risanati è in calcestruzzo a vista lisciato e cerato. Tracce delle successive trasformazioni dell’edificio sono state conservate e lasciate in vista come nel caso del secondo corpo scale che è stato tagliato poiché i gradini erano incastrati nella muratura. La scala tagliata è stata lasciata a vista.
The building known as “Vignetta” (named after the former bar-restaurant that once occupied the ground floor) was built at the start of the twentieth century at the centre of the campus of the Accademia di Architettura in Mendrisio. It was acquired by USI (the University of Italian Switzerland) in 2005 with the intention of using the upper floors as staff offices for the Accademia. Prior to the intervention, the rooms on the first and second floor had been used for residential purposes and were in a poor state of repair. The ancient floors consisted of a support structure made from timber beams, with floorboards over which various flooring materials – even concrete – had been laid. A static survey revealed that the load-bearing capacity of the floor slabs was not in compliance with legal requirements. We opted for a solution that was specific and adapted to the different requirements. Where possible the existing timber structure was retained and consolidated; where this proved unfeasible, the floors were removed and rebuilt using a hollow-core concrete structure. In order to adapt the building to its new function, the following works were carried out: – removal of one of the two existing staircases because redundant – construction of new reinforced concrete floor slabs in the space obtained by removing the stair well – complete removal of the original timber floors in four rooms, replaced by new hollow-core concrete floor slabs – consolidation of the original timber floors in four rooms, strengthened with joists and reinforced concrete – removal of one bathroom – restoration of the wooden staircase leading to the attic and installation of new hand rails and banisters made from steel rebars – replacement of the electrical panel, new power distribution network and internet connection system – new lighting for offices – construction of four entrance door boards for as many offices Given the uniqueness of the building, all interventions were intended to preserve its historical character. In particular, the existing doors and original floors were retained where they were found to be in a good state of conservation. Traces of the successive transformations of the building were retained and left exposed, as in the case of the second staircase, which had to be cut as the steps were embedded into the wall: the cut steps remain visible on the wall surface.