fotografie Marcelo Villada Ortiz
Progetto: 2015 – 2022
Committente: Fondazione Luigi e Teresa Galli
Architetto: enrico sassi architetto Sagl
Collaboratori: Roberta Blasi, Irene Lucca
Direzione lavori: Eraldo Pianetti Ing.
Ingegnere Civile: Comal.ch SA
Ingegnere elettrotecnico: Elettroconsulenze Solcà SA
Consulente illuminazione: Pogelec Sagl
Consulente impianto sanitario: Fabio Pinciroli
Fisico della costruzione: Think Exergy SA
Specialista antincendio: Angelo Fumagalli
Intonaci (restauro): Gianolli Conservazione e Restauro
Impresa di costruzione: Gianini & Colombo SA
Carpenteria in legno e lattoneria: Carpentinox Sagl
Betoncini + levigatura: B&L Laudato SA
Sanitario: Agustoni Claudio
Ventilazione forzata servizi: Tecnovent SA
Elettricista: Arrigo G&A SA
Opere da gessatore: Valsangiacomo M. Sagl
Opere da pittore: Trapletti Pittore Sagl
Fabbro: Damiano Petraglio Fabbro Metallbau Sagl
Falegname: Mirco Solcà
Montaggio cucina: Claudio Amaglio
Ascensore: Schindler SA
Soffitto locale macine: Nicola Involti
Solettina entrata principale: Raffaele Valsangiacomo
Stufe: Progetto Energia SA
Tendaggi: Capoferri Tende Sagl
Apparecchi sanitari: Walco Lin SA / Maffi Massimo
Porte interne (piano terreno): Piergiorgio Balzaretti
Porte interne (primo piano): Coibentazioni SA
Serramentista: Cometecs Suisse Sagl
Serramentista: Balzaretti Piergiorgio
Mobili in legno: Eco 2000
Pulizia stabile: Pulirapid SA
Giardiniere: Ianchello Giardini Sagl
Piazzale viale d’accesso in calcestre: ICR Chiasso
Sistemazione esterna: ECO 2000
Fotografie: Marcelo Villada Ortiz
RISTRUTTURAZIONE MULINO DEL DANIELLO
Il mulino del Daniello è un edificio che sorge sulle sponde del torrente Roncaglia, al centro del Parco della Valle della Motta, tra i comuni di Coldrerio e Novazzano. L’edificio risale all’inizio del 1800. Lo stabile originale ospitava un locale con tre macine e un frantoio, una stalla, un garage, un fienile e i locali nei quali viveva il mugnaio. Oltre all’edificio del Mulino del Daniello sono presenti anche due altri fabbricati: un edificio a due piani, originariamente adibito all’allevamento dei bachi da seta e un edificio più recente (una tettoia aperta sui lati). Il mulino è composto da due corpi di fabbrica in muratura tradizionale che si intersecano ortogonalmente. Al piano terreno del corpo sud sono conservate le tre macine originali e il frantoio. Una delle tre macine e il frantoio sono funzionanti e sono messe in funzione attraverso due ruote idrauliche esterne (una in legno, una in metallo) alimentate all’acqua della roggia. Il progetto di ristrutturazione dello stabile prevede di mantenere inalterata la volumetria e il carattere originale mantenere inalterata la volumetria e il carattere originale dell’edificio, trasformandolo in un centro didattico-congressuale. L’intervento prevede la conservazione e la valorizzazione della parte dell’edificio che ospita le attività storiche: il piano terreno con il locale macine e la piccola casa-museo Galli. Il locale con le macine è stato restaurato, senza risanarlo dal punto di vista termico, per non comprometterne l’aspetto originale. La ruota idraulica in legno, che versava in cattive condizioni, è stata restaurata. Al piano terreno è stato inserito il nucleo per la circolazione verticale (scale e ascensore), i locali con i servizi igienici e un nuovo spazi adibito all’esposizione dei prodotti del mulino e oggetti storici originali. I nuovi interventi in muratura sono stati realizzati in calcestruzzo armato lasciato a vista. Al primo piano sono stati ricavati due spazi: un’aula per la didattica da 50 m2 (sala della capriata antica) e una sala polivalente (100 m2). La sala polivalente è illuminata naturalmente attraverso le aperture originali sul lato sud e una grande vetrata nuova (lunga 820 cm) che si apre a nord sul parco. La copertura della sala polivalente ha una trave di colmo metallica profilo IPE 550, lunga 10 m, rivestita e trasformata in corpo illuminante. I tiranti delle capriate sono dei trefoli in acciaio zincato (diametro 18 mm) tesati in opera e sospesi al centro. I pavimenti sono realizzati in calcestruzzo con l’aggiunta di inerti rossi (Marmo rosso di Verona e Porfido di Cuasso al Monte), successivamente levigato. Il riscaldamento dei locali avviene grazie a due stufe a pellet. Parte dell’intonaco originale è stato mantenuto dove possibile, il resto delle murature è stato rifinito con un intonaco a base di calce. I due prospetti dell’entrata sono stati tinteggiati con il colore giallo originale.
RENOVATION OF THE DANIELLO MILL
The Daniello mill is a building that stands on the banks of the Roncaglia stream, in the center of the Motta Valley Park, between the municipalities of Coldrerio and Novazzano. The building dates back to the early 1800s. The original building housed a room with three millstones and an oil mill, a stable, a garage, a barn and the rooms where the miller lived. In addition to the Daniello mill building, there are also two other buildings: a two-storey building, originally used for breeding silkworms and a shed open on the sides. The mill consists of two buildings with traditional masonry that intersect on right angles The three original millstones and the oil mill are conserved on the ground floor of the southern body. One of the three millstones and the crusher are working and are put into operation through two external water wheels (one in wood, one in metal) fed with water from the canal. The renovation project of the building plans to keep the volume and the original character of the building unchanged and transforming it into an educational-congress centre. The intervention involves the conservation and enhancement of the part of the building that houses the historical activities: the ground floor with the mill room and the small house-museum of the Galli family. The room with the machines has been restored, without any addition of thermal insulation to not compromise its original appearance. The wooden water wheel, which was in very poor condition, has been restored. On the ground floor, the elevator-stairway block, the rooms with toilets and a new space for displaying the products of the mill and original historical objects have been added. The new masonry interventions were made of reinforced concrete left exposed. Two spaces have been created on the first floor: a 50 m2 classroom for teaching (ancient truss room) and a multipurpose room (100 m2). The multi-purpose room is naturally illuminated by the original openings on the south side and a large new window (820cm long) that opens onto the park to the north. The roof of the multipurpose room has a 10 m long IPE 550 profile metal ridge beam, covered and transformed into a lighting fixture. The tie rods of the trusses are galvanized steel strands (18 mm diameter) stretched on site and suspended in the centre. The floors are concrete with added red aggregates (red marble of Verona and porphyry of Cuasso al Monte), then smoothed. Room heating is provided by two pellet stoves. Part of the original plaster was preserved where possible, the rest of the brickwork was finished with lime-based plaster. The two facades of the entrance were painted in the original yellow colour.